Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde – Il doppio nell’uomo

Immagine presa dal gioco “Jekyll e Hyde” di MazM

Trama

Quando il dottor Jekyll inventa la pozione che lo trasforma nel doppio di se stesso, un essere deforme e capace di ogni misfatto chiamato Hyde, non sospetta ancora le conseguenze a cui andrà incontro.

1) Il tema del doppio

Nella letteratura decadente troviamo spesso la condizione dello sdoppiamento dell’io, per cui il personaggio è diviso in una parte buona, conscia, e un’altra malvagia, inconscia.

Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde mette in luce come le forze del bene e quelle del male siano strettamente intrecciate nella natura umana.

Il protagonista cerca di allontanare da sé la parte giudicata negativa e la proietta in una figura oppositiva. Di questa parte “cattiva” vorrebbe liberarsene, ma poi comprende che non è possibile perchè essa gli appartiene: se la sopprimesse, finirebbe con l’annientare sé stesso.

Stevenson ha creato una relazione simbiotica tra il Dr. Jekyll e Mr. Hyde, in cui il primo è bloccato in un conflitto simbolico con il potere sinistro che aveva liberato dalla sua stessa persona.

2) Commento personale

Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde è uno di quei libri di cui si conosce la storia perchè lo si studia il letteratura, italiana e inglese, o grazie alle varie pellicole tratte dal romanzo di R. L. Stevenson.

La storia la conoscevo già, ma non l’avevo mai letta: già dalle prime pagine mi accorsi che qualcosa non mi tornava… Sapevo che Dr. Jekyll a causa di un esperimento si “sdoppia” e diventa Mr. Hyde, ma ciò non viene fatto presente all’inizio della storia.

Tutto ciò, per chi lo legge per la prima volta, si scopre all’interno degli ultimi capitoli. In pratica conoscevo la storia dal finale del romanzo!

Il romanzo può essere considerato un giallo, dato che solo alla fine si scopre che le azioni malvagie le compieva Mr. Hyde e non Jekyll, il quale risultava l’intestatario degli assegni che la sua controparte dava per risarcire, ad esempio, la famiglia della bambina nei primi capitoli e che Mr. Hutterson sia “l’investigatore” di turno.

Ciò che davvero rende interessante la storia è il fatto che “due persone” condividono lo stesso corpo: da una parte Jekyll, uno scienziato, e dall’altra Hyde, un omuncolo.

In effetti, quello che cerca di far capire Stevenson, è che l’uomo è composto da una parte buona e una cattiva che non possono essere scisse perchè legate tra loro: spetta all’uomo riuscire a convivere con sé stesso senza far sì che prevalga solamente il bene o il male.

Jekyll voleva scoprire se fosse possibile riuscire ad esternare, a tirare fuori il male per liberarsene: in parte è riuscito nell’impresa perchè Hyde è una sorta di identità secondaria, ma convive nello stesso corpo dello scienziato.

Jekyll non riesce a convivere con la sua controparte, cercando di eliminarla completamente: l’ultimo rimedio è il suicidio.

In conclusione: Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde è un romanzo breve che si può leggere in una giornata, se non addirittura in mezza.

Fabrizio Spurio

Materiale utilizzato per la scrittura di questo articolo:

Il Dottor Jekyll e Mr. Hyde di R. L. Stevenson (Ed. Feltrinelli, 2013)

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