Up, Inside Out e Soul: la trilogia di Pete Docter che parla della vita

Up, Inside Out e Soul: tre film Pixar sotto la firma di Pete Docter.

Sono pellicole diverse tra loro ma che mirano ad un unico obiettivo, ovvero di “analizzare” l’animo umano ponendosi domande profonde e complesse.

Essendo film d’animazione sono destinati ad un pubblico di piccoli ma i temi affrontati sono in realtà rivolti ai più grandi.

Pete Docter

Up (2009): L’elaborazione del lutto

Nei primi minuti del film ci viene mostrata la storia d’amore tra Carl ed Ellie: i due sognano e fanno progetti. Ogni volta i problemi della realtà fanno però tornare con i piedi per terra.

La morte di Ellie è dolorosa e va accettata.

Carl, per affrontare il lutto, si chiude in sè stesso vivendo nel passato e attaccandosi in modo ossessivo alla casa e a tutto ciò che gli ricorda la moglie.

Nella seconda parte della pellicola entra in gioco l’avventura che, per Carl, servirà per elaborare il lutto: il protagonista deve uscire dalla zona di comfort continuando a vivere senza la sua amata.

Inside Out (2015): Viaggio nella mente tramite le emozioni

Il film si sposta nella mente umana e nelle sue complessità.

La protagonista Riley, un’adolescente, si ritrova a subire un evento traumatico: il trasferimento in una nuova città.

Da qui in poi la pellicola è incentrata nella mente della ragazza, sulle sue emozioni (Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura) che pilotano la psiche tentando di proteggere ed aiutare la protagonista mettendola, alle volte, in difficoltà.

Riley ha dei valori, rappresentati come delle isole, come la famiglia, lo sport e gli amici.

Tristezza tenterà di fuggire dal quartier generale perchè crede di creare solo casini, ma in realtà non è così: a fine film scoprirà di essere fondamentale come Gioia e le altre emozioni.

Inside Out ci ricorda che la Tristezza esiste ed è un’emozione naturale ma soprattutto necessaria. Non sempre è negativa.

Soul (2020): L’importanza delle piccole cose

Soul può essere considerato il film che chiude questa “trilogia”.

Il protagonista è Joe Gardner, un musicista jazz che non è mai riuscito a realizzare il suo sogno.

Quando ha l’opportunità di suonare nella band dei suoi sogni, muore.

Il protagonista si ritrova così nell’ante mondo dove farà da mentore a Ventidue, un’anima che per nascere deve trovare la sua scintilla.

A fine film Joe coronerà il suo sogno da musicista Jazz e grazie a Ventidue scoprirà l’importanza e la bellezza delle piccole cose.

E’ un messaggio che sicuramente un adulto capirà.

Fabrizio Spurio

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