Five Nights at Freddy’s (2023) – Recensione

Data di uscita: 2 Novembre

Anno: 2023

Genere: Horror

Regia: Emma Tammi

Cast: Josh Hutcherson, Piper Rubio, Elizabeth Lail, Matthew Lillard, Mary Stuart Masterson

Durata: 110 min.

Sinossi: Una guardia giurata problematica inizia a lavorare alla pizzeria Freddy Fazbear. Mentre trascorre la sua prima notte di lavoro, si rende conto che il turno di notte da Freddy non sarà così facile da superare.

Recensione: L’industria cinematografica continua a sfornare film basati su videogiochi o sale videoludiche. È il turno della fortunata saga Five Nights at Freddy’s, nel cui gioco si è una guardia all’interno di una pizzeria abbandonata dove bisogna tener d’occhio gli animatronics per non farsi uccidere.

La storia, all’interno del film, non cambia: la sostanza è la stessa ma è stata riempita di contenuti.

Mike Schmidt, interpretato da Josh Hutcherson, accetta il lavoro di guardiano notturno perchè senza soldi e deve mantenere la sorella minore Abby per non lasciarla nelle grinfie della zia.

Non essendo un giocatore della saga videoludica Five Nights at Freddy’s, posso limitarmi nel dire (dalle poche informazioni che conosco) che a livello di storia, costumi e scenografia il film rispecchia il videogioco.

Come per altri film, anche qui critica e pubblico sono divisi e schierati in due fazioni: la prima che non accoglie a pieno punteggio la pellicola e, la seconda, che acclama e accoglie a braccia aperte l’adattamento cinematografico.

Five Nights at Freddy’s convince come film ma non può considerarsi a pieno un horror vero e proprio dati degli jumpscare molto prevedibili e una storia “spaventosa”.

Probabilmente si è cercato di avvicinarsi, oltre che al pubblico amante del videogame, anche a quello famigliare ma l’intento non è riuscito.

Per il resto è un film godibile, da vedere e con un ottimo lavoro a livello di costumi e scenografia.

Consiglio per tutti e, soprattutto, per i videogiocatori di Five Nights at Freddy’s: rimanete seduti fino alla fine dei titoli di coda.

Fabrizio Spurio

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