Guillermo del Toro’s Pinocchio (2022) – Recensione

Data di uscita: 9 Dicembre

Anno: 2022

Genere: Film per famiglia

Regia: Guillermo del Toro, Mark Gustafson

Cast: Ewan McGregor, David Bradley, Gregory Mann

Durata: 1h 56min.

Sinossi: Il desiderio di un padre porta magicamente in vita un bambino di legno in Italia, dandogli la possibilità di prendersene cura.

Recensione: “Un altro film su Pinocchio!” è quello che avranno pensato tutti in questo periodo. Solo appena 3 anni fa è uscita la versione di Garrone e quest’anno, a distanza di pochi mesi, ben due trasposizioni: quella della Disney uscita a Settembre, e questa di Guillermo del Toro.

Sì, è vero che è l’ennesimo film su Pinocchio ma il regista fa una cosa inaspettata, stravolge la storia di Collodi: oltre a cambiare la trama, ribalta il senso e la morale della fiaba.

L’ambientazione che viene usata è l’Italia nel periodo fascista e nel pieno degli orrori della guerra: qui Geppetto, dopo la perdita del figlio Carlo, decide di dar vita al burattino nel cui cuore si inserisce Sebastian, il Grillo scrittore.

Per la realizzazione del film, del Toro ha utilizzato la tecnica dello stop-motion: è incredibile di star vedendo dei pupazzi mossi frame per frame.

Il film scorre bene, a tratti è divertente e fa anche riflettere.

Non c’è altro da aggiungere: Pinocchio convince sotto ogni aspetto ed è adatto ad un vasto pubblico

Fabrizio Spurio

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